Il PIZZAIOLO rientra tra le attività di ristorazione in cui è prevalente la preparazione e la somministrazione del prodotto pizza.
Il PIZZAIOLO, per svolgere quest’attività, non ha più bisogno, in quanto abolito, dell’iscrizione al R.E.C. registro esercenti il commercio, in basso i requisiti di cui essere in possesso, ne occorre almeno uno
REQUISITI
- Avere frequentato con esito positivo un corso professionale (durata variabile in relazione alla regione di appartenenza) per il commercio, la preparazione o la somministrazione degli alimenti, istituito o riconosciuto dalle Regioni. Al termine del corso è previsto un esame di idoneità che abilita sia all’esercizio dell’attività di somministrazione alimenti e bevande, sia all’esercizio del commercio di prodotti alimentari.
- Avere un titolo di studio che abiliti alla somministrazione alimenti e bevande che vale anche per il settore alimentare (in genere istituto alberghiero).
- Avere avuto un’attività di vendita all’ingrosso o al dettaglio di prodotti alimentari, per almeno due anni nell’ultimo quinquennio;
Oppure aver lavorato come lavoratore dipendente, o come socio lavoratore, in qualità di addetto alla vendita, alla preparazione o all’amministrazione, per almeno due anni nell’ultimo quinquennio, presso imprese esercenti l’attività nel settore alimentare;
Oppure essere stato coadiutore familiare se trattasi di coniuge, parente o affine, entro il terzo grado dell’imprenditore, il tutto comprovato dall’iscrizione all’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale INPS.
- Essere stato iscritto al registro esercenti il commercio (REC) salvo perdita dei requisiti;
- Avere seguito corso per il piano HACCP, sostitutivo del vecchio libretto sanitario, è necessario che il proprietario, e tutte i collaboratori seguano il relativo corso dove si apprendono le corrette procedure per il trattamento, la preparazione, la manipolazione e la somministrazione di cibi e bevande.
- Se l’attività commerciale è esercitata da una società, il possesso dei requisiti professionali è richiesto al solo legale rappresentante o ad altra persona specificatamente preposta alla gestione commerciale.
Il preposto deve essere nominato in apposito atto non necessariamente deve essere parte della società.
In basso sono elencati i vari adempimenti.
Adempimenti fiscali ed amministrativi
- Attribuzione Partita IVA Agenzia Entrate
- Locale a norma
- Scia comunale
- Iscrizione Camera di Commercio sede di competenza
- Iscrizione Inps gestione Commercianti
- Iscrizione Inail
- Varie
Con l’attribuzione della partita IVA, devi scegliere il regime fiscale cui vuoi aderire, in basso sono schematizzate, in modo molto semplice, le due alternative.
La prima alternativa, relativa al regime forfettario, è la più vantaggiosa, ma è anche quella che prevede dei paletti, il più importante è quello del fatturato, per poterci aderire non devi superare i 65.000,00 euro di fatturato all’anno.
La seconda alternativa, invece, oltre che opzionale, diventa obbligatoria se superi il limite del fatturato.
Scelta Regime Fiscale
Regime Forfettario – fatturato < 65 k
- Flat tax, aliquota fissa non progressiva
- Fatture con Iva esente
- Aliquota Irpef pari al 5%, per i primi 5 anni, pari al 15% per i successivi
- Esclusione dagli ISA (ex studi di settore)
- Esclusione dall’Irap
- Abbattimento forfettario dell’imponibile
- Non cumulabilità con altri redditi
Regime Ordinario – fatturato > 65 k
- Aliquota progressiva
- Fatture con Iva
- Applicazione degli ISA (ex studi di settore)
- Applicazione dell’Irap
- Cumulabilità con altri redditi
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