Cos’è lo Smart Working? Proviamo a descrivere quali possono essere gli aspetti positivi e negativi. Inoltre alcuni consigli per migliorare la vostra giornata.
L’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 ha portato inevitabilmente a rivedere alcuni aspetti della normale vita quotidiana, uno dei quali quello lavorativo.
Ormai in Italia già da tempo si discute di Smart Working come alternativa al lavoro tradizionale. Tale modalità di lavoro, già applicata da tempo da molte realtà aziendali, per altre resta invece ancora in fase sperimentale.
Attualmente lo Smart Working è rapidamente diventato una necessità, utile per dare continuità al lavoro e non essere costretti ad una drastica interruzione dovute alle misure per il contenimento del contagio.
Per alcune figure professionali, soprattutto nell’ambito dell’informatica, questo tipo di realtà lavorativa risulta essere molto consolidata, circostanza che ha garantito la continuità del lavoro in momenti di crisi.
In altre realtà, invece, ci si è dovuti adeguare ad una situazione di emergenza, ripensare e riadattare il modo di lavorare.
Quali sono i vantaggi dello Smart Working?
I vantaggi partono da una diversa impostazione del rapporto tra azienda e dipendente. Diventa di fondamentale importanza il rapporto di fiducia e di responsabilità di cui il lavoratore viene investito. Viene meno, infatti, il senso di controllo che normalmente si respira all’interno della sede fisica.
Questo improvviso passaggio, se da una parte permetterebbe la responsabilizzazione del lavoratore, fornendo un maggiore senso di responsabilità e di identificazione del ruolo, dall’altra potrebbe portare ad un minore impegno con una diminuzione della produttività.
Ovviamente è importante avere un ruolo di controllo a distanza che non sia troppo invasivo, andando quindi ad inquinare quello che è il senso dello Smart Working.
In generale anche l’azienda ne trae vantaggio, riducendo i costi di mantenimento della sede.
Inoltre la riduzione degli spostamenti permette la riduzione dell’inquinamento atmosferico che già si osserva in questi giorni.
Quali sono, invece, gli aspetti negativi?
Se da un lato abbiamo un notevole miglioramento della qualità della vita, dall’altro si vedono ridimensionati i rapporti tra le persone. L’emergenza potrebbe portare nel tempo ad una frammentazione ed ad una perdita del senso di gruppo.
Come migliorare la vita di uno Smart Worker?
Ecco alcuni consigli per il migliorare la vita di un lavoratore alle prese con lo Smart Working:
- Alzatevi alla stessa ora di quando andavate in ufficio;
- Fate colazione ed un pò di stretching;
- Vestitevi come se andaste a lavoro;
- Usate una postazione lavorativa comoda e luminosa individuando una sedia adeguata;
- Non lavorate in altre stanze;
- Lucchetto al frigorifero;
- Ovviamente ogni 2 ore pausa di 15 min, alzatevi, sgranchitevi. Eventualmente portate il cane fuori entro i 200m da casa;
- Ogni tanto areare la stanza;
- Consiglio prevalentemente chiamate e webmeeting, evitate le chat;
- Bevete molto, no alcol;
- Niente TV mentre lavorate. Ok musica in sottofondo;
- Non badate a bimbi mentre lavorate;
- Non lavorate dopo cena o nel fine settimana;
- Usate un monitor grande, evitate il televisore;
- Fate gli stessi orari lavorativi;
- A fine giornata staccatevi dal computer, con un bel libro;
Lo smart working è il futuro?
Solo il tempo potrà dirlo! Personalmente penso che possa generare una crescita della produttività del lavoratore. Proprio su questo aspetto numerosi studi ne alimentano il mito.
L’unica cosa certa, in questo momento, è che tante aziende che producono software stanno mettendo in condizioni di far lavorare i dipendenti di tante aziende da casa, aumentando le attività di marketing e di conseguenza le vendite!
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