Consigliamo la lettura dell’articolo “Quali sono le modalità con cui effettuare una corretta fatturazione con l’estero? (Parte prima)” prima di procedere.
Esportazione diretta
Nel caso in cui il trasporto dei beni ceduti ad un soggetto extra-UE (indifferentemente se prestatore economico o consumatore finale privato), viene effettuato direttamente dal cedente (che avrà pertanto la relativa prova d’uscita).
L’operazione è una esportazione diretta non imponibile Iva ai sensi dell’articolo 8, comma 1, lettera a) del DPR n. 633/72.
Questo è anche il caso tipico del commercio elettronico indiretto (beni), dove il trasporto è curato dal cedente (E-commerce indiretto, esportazione non imponibile articolo 8 del DPR n. 633/72).
Per chi si trovi ad effettuare un’operazione attiva di questo tipo, particolare attenzione deve essere prestata ai dazi doganali del Paese di arrivo, difficilmente predeterminabili in partenza.
Esempio di esportazione diretta.
Ipotizziamo che un’azienda venda dei beni ad un cliente privato residente in Messico, con spedizione a cura dell’azienda italiana.
La fattura dell’azienda italiana dovrà indicare la locuzione “non imponibile” Iva. Questo ex articolo 8, comma 1, lettera a) del DPR n. 633/72.
L’azienda italiana dovrà conservare la bolletta doganale di ingresso dei beni in Messico.
Esportazione indiretta
Nel caso in cui il trasporto o la spedizione sia effettuata a cura del cessionario non residente o per suo conto (magari attraverso un vettore da lui incaricato), l’uscita dal territorio UE deve avvenire nel termine di 90 giorni.
La cessione è non imponibile Iva ai sensi dell’articolo 8, comma 1, lettera b) del DPR n. 633/72.
Questo a condizione che il cessionario restituisca al cedente un esemplare della fattura vistata dalla dogana di uscita dalla Comunità Europea. Entro 90 giorni dall’operazione.
Altrimenti, il cedente è chiamato a procedere alla regolarizzazione dell’operazione con applicazione dell’imposta e conseguente versamento dell’Iva dovuta (Circolare n. 50/E/2002 Agenzia delle Dogane).
Esempio di esportazione indiretta
Ipotizziamo, in questo caso, che la stessa azienda venda un bene al cliente residente in Messico, azienda, che una volta consegnata la merce provvede a portarla per suo conto in Messico. La spedizione della merce deve avvenire nei 90 giorni dalla consegna, e dovrà essere consegnata al cedente italiano la bolletta doganale che provi l’entrata dei beni in Messico.